Lapponia e il sogno che si avvera

Lapponia – Ivalo
…eppure ci ero appena stata, mi ero da poco emozionata a pochi passi dal Circolo Polare Artico…
Sentivo che non mi bastava, mi mancava l’emozione di quella danza colorata nel cielo che ti riempie l’anima. Il richiamo era troppo forte, volevo spingermi più in alto, più vicina al Polo e soprattutto volevo realizzare il mio sogno.
Il primo viaggio a Rovaniemi era stato meraviglioso, ma anche un po’ sfortunato: oltre a non essere riuscita a vedere l’Aurora, ero caduta sul ghiaccio procurandomi una lussazione al coccige.
Quindi, a distanza di meno di un anno dal mio primo viaggio al Nord, decido di ripartire dal mio sogno, facendo tesoro della mia precedente esperienza. Destinazione: Aurora Boreale, assolutamente.
Questa volta ho la consapevolezza che non posso sbagliare: devo essere al posto giusto, nel momento giusto e utilizzare i corretti strumenti per le previsioni dell’Aurora Boreale.
Il caso ha voluto che un collega di mia mamma fosse da poco tornato da un tour organizzato durante il quale aveva visitato un luogo immerso nella natura artica nei pressi di un lago ghiacciato, situato 400 km a Nord al Circolo Polare Artico. E’ il posto che cerco forse?! Dopo aver valutato molte alternative, decido, destinazione: Menesjarvi – Inari.
IL VIAGGIO SU MAPPA
Per aiutarvi a visualizzare il luogo, ecco una semplice mappa: Menesjarvi si trova nella Lapponia Finlandese, a circa 400 km a Nord di Rovaniemi. La cittadina più vicina è Inari che dista 30 km, mentre l’aeroporto si trova a Ivalo a circa 60 km.

Cartina Lapponia Finlandese – Inari – Menesjarvi
TourInFoto Lapponia Finlandese
- Lo sbarco nella terra del bianco è sempre incantevole. Si atterra in un silenzio ovattato, nel freddo riscaldato dal sole e dal legno che riveste gli ambienti esterni
- Benvenuti all’Hotel Korpikartano!
- Saliamo sul pulmino che ci attende in aeroporto e ci dirigiamo verso l’hotel: 60 km ricoperti di bianco. Gomme invernali ben scolpite e una guida esperta per affrontare il ghiaccio che ricopre le strade.
- Il lago di Menesjarvi, un’esplosione di Lapponia
- L’Hotel Korpikartano – l’edificio principale
- L’hotel illuminato dall’Aurora
- L’Aurora Boreale e i disegni colorati nel cielo
- L’escursione in motoslitta per la pesca nel lago ghiacciato
- La giornata dedicata alla pesca nel lago ghiacciato: la mini-canna da pesca
- Scorci di natura nei dintorni: legno e bianco, silenzio e pace. Raramente si incontra una casetta colorata, davvero uno spettacolo raro per chi vive in città come me.
- E’ passato l’uomo delle nevi?!
IL VIAGGIO A PAROLE:
Una volta scelto il posto e individuato il periodo – Marzo -, inizio a monitorare le previsioni del tempo e dell’aurora boreale, insieme ai costi dei voli. Vi lascio immaginare il caos nella mia testa.
Prenoto i voli per Ivalo con pochi giorni di anticipo per essere sicura che il tempo sia buono lassù al Nord e devo dire che sono stata furba, ma anche fortunata: abbiamo volato con Finnair ad un prezzo veramente ottimo partendo da Milano Malpensa e facendo uno scalo con pernottamento veloce a Helsinki.
Per quanto riguarda la sistemazione invece, decido di contattare direttamente l’hotel e trovo Anne, una persona disponibile e attenta che mi ha aiutato e consigliato in modo disinteressato ad organizzare tutto, anche il transfer dall’aeroporto. Meravigliosi Anne, tutta la sua famiglia e lo staff! Io lavoro da anni in questo settore e quando parto peri miei viaggi ho voglia di sentirmi a casa….passo già troppo tempo in hotel!
Insomma, si parte. Ad aspettarci in aeroporto a Ivalo, troviamo il pulmino dell’hotel: abbiamo percorso circa 60km su strade ghiacciate, passando da Inari fino ad arrivare nel cuore della Lapponia Finlandese, a Menesjarvi, all’Hotel Korpikartano dove trascorreremo 3 notti.
Anne, la premurosa proprietaria dell’hotel, ci ha accolto, aiutato a scaricare le valigie e offerto subito il pranzo. Temevo un po’ per la cucina tipica, ma devo ammettere è stata assolutamente una piacevole sorpresa: deliziose zuppe di funghi, salmone e pesce bianco e soprattutto lo spezzatino di renna! L’avevo già assaggiato a Rovaniemi ma non mi era piaciuto…questo merita credetemi.
Il pranzo è stata anche l’occasione per conoscere un gruppo di italiani in viaggio con un tour operator. La scena è stata memorabile: mi siedo in una sala da pranzo in un hotel in Lapponia in mezzo al nulla e sento “Ciao ragazzi, da dove venite?!”. Istintivamente rispondo, poi mi fermo, realizzo e commento “Non ci credo, impossibile…Siamo ovunque!”. Ad “ingarbugliare la situazione”, la presenza di un tour operator: il mio approccio coi capigruppo è sempre un po’ cauto, non capisco mai se ti vedono solo come un potenziale cliente o se hanno un cuore per guardarti e conoscerti come persona. Mi riservo di capire meglio…a pelle non sono per niente male!
Ci viene assegnata la camera nella dependance; tutta rivestita in legno, molto carina e accogliente, non spaziosissima, ma va benissimo soprattutto tenendo conto che avevo prenotato all’ultimo. Ha delle finestre enormi da cui poter ammirare il panorama e il cielo.
Come sapete, nel periodo invernale, le ore di luce nella zona artica sono limitate: a Marzo qui il sole sorge alle 9/9.30 circa e tramonta alle 16.30. E’ già un buon compromesso, se pensate che a Rovaniemi a dicembre avevamo sperimentato una giornata di 4 ore (11.30 – 14.30)!
Alle ore 19.30 di quel memorabile giorno era già buio pesto. Improvvisamente sento mio marito urlare “Amoooo prendi la macchina foto e corri fuori, il cielo è verdeee!”. Io sono in calzamaglia e pile, in 3 secondi mi vesto e corro fuori mezza sconvolta. LEI è lì, a colorare leggermente il cielo di un grigio verde; solo l’inizio, un debole bagliore di Aurora Boreale. Mi agito, mi emoziono, non so nemmeno io.
Rimango quasi 5 ore sul lago ghiacciato con la mia macchina fotografica e il naso all’insù ad aspettare le luci danzanti e ammirare le stelle mai viste così da vicino. Insieme a me ci sono mio marito e la banda di italiani conosciuti nel pomeriggio; facciamo brevi pause per scaldarci all’interno della tipica capanna in legno riscaldata, disponibile a pochi metri dalla riva del lago; LEI può manifestarsi in qualsiasi momento.
Quella sera il cielo mi ha regalato uno spettacolo indescrivibile a parole. L’Aurora Boreale si manifestava a tratti, poteva durare 10 secondi come 15 minuti come mezz’ora. Era imprevedibile, padrona del cielo e del mio sguardo. Ad un tratto esplode sopra di me, alzo lo sguardo e cado in ginocchio piangendo: sono piccola davanti a un fenomeno più grande di me, ma grande allo stesso tempo perché ne faccio parte.
Inutile dire che quella notte non dormo un tubo! L’adrenalina è alle stelle (nel vero senso della parola): l’obiettivo è raggiunto. Finalmente avevo visto e fotografato l’Aurora Boreale…sogno realizzato.
Galeotta fu l’Aurora…quel gruppo di italiani (Emiliano, Fabiana, Tiziana, Gloria, Agostino ecc) e i capigruppo Roberta e Stefano mi piacevano proprio, avevo trovato delle persone socievoli e disponibili. Inutile dire che un viaggio è fatto di persone e io stavo condividendo – seppur parzialmente – la mia avventura con persone genuine.
Il giorno seguente ci svegliamo in questo paradiso terrestre: il primo paese con supermercato e farmacia (Inari) è a 30km di strade ghiacciate. Silenzio e natura, noi e la pace.
Dopo la colazione partiamo in motoslitta e ci avventuriamo per provare l’emozione della pesca nel lago ghiacciato. E’ stato davvero divertente – e faticoso – imparare a trivellare il ghiaccio per creare il buco da cui cercare di pescare con una mini-canna da pesca. Ovviamente non abbiamo pescato nulla, ma abbiamo toccato da vicino la cultura lappone e visto i “congelatori naturali” dei finlandesi. La conservazione del pesce pescato avviene infatti in punti precisi e segnalati del lago, all’interno di reti immerse nell’acqua ghiacciata e coperte da un telo e da ghiaccio.
Al ritorno mi preparo una bella tisana calda a piedi nudi nel salottino vicino alla stufa a legno e, dopo cena, mi intrattengo con il marito di Anne, che mi racconta curiosità sul luogo e sull’hotel e mi da molti consigli su come monitorare l’attività dell’Aurora Boreale. E così mi sono sentita ancora più a casa. Pensate che il nome dell’hotel, Korpikartano, significa letteralmente “palazzo nel deserto”. Fino al 2009 l’edificio era adibito a scuola; a causa dei pochi abitanti della zona (circa 47 se ricordo bene) e della difficoltà di raggiungimento per alcuni bimbi, è stato deciso di trasformarlo in un hotel rustico e molto accogliente.
Oltre alle escursioni con motoslitta diurne e notturne, sono disponibili escursioni con slitte trainate dagli husky, visite presso il Museo della cultura Sami di Inari oppure presso una tipica farm lappone e tanto altro. Il tutto organizzato dallo staff dell’hotel e prenotabile una volta arrivati sul posto.
Per chi preferisce le attività più sportive o le passeggiate, è possibile noleggiare sci di fondo, racchette da neve o slittini.
Visto il mio problema al coccige ancora irrisolto, il terzo giorno, scegliamo di fare delle passeggiate esplorative a piedi nei dintorni del lago e andare a vedere da vicino le due case visibili dall’hotel. Due, si, il resto è tutta natura!
Ultimi, ma non in ordine di importanza: il Laboratorio di Aurora Boreale dove viene spiegato l’origine del fenomeno e dato qualche consiglio per fotografarlo e la Tradizionale tipica Sauna Finlandese nella casetta di legno in riva al lago…meraviglia delle meraviglie!
Il nostro viaggio si conclude troppo presto, come tutte le esperienze che ti lasciano il segno e ti emozionano. Il pulmino dell’hotel ci riaccompagna in aeroporto la sera tardi; atterriamo a Helsinki e dormiamo qualche ora in aeroporto prima di ripartire per la nostra Milano.
Nel cuore rimane la luce verde che danza nel cielo, le persone incontrate e la voglia di tornare al più presto nella terra incantata di Babbo Natale…
INFO UTILI
Se decidete di fare un viaggio fai-da-te, vi consiglio di leggere questo articolo e, se avete dubbi, di contattarmi…sarò felice di aiutarvi!
Di seguito qualche consiglio veloce:
- COMPAGNIA AEREA: consiglio di monitorare i voli Finnair con scalo a Helsinki. Se il vostro viaggio prevede un pernottamento veloce a Helsinki, vi consiglio un hotel vicino all’aeroporto con servizio navetta gratuito. Noi siamo stati all’Airport Hotel Pilotti, niente di che ma per dormire andava più che bene.
- PERNOTTAMENTO. Hotel Korpikartano a Menesjarvi. Si tratta di una struttura molto accogliente gestito da una famiglia molto disponibile e organizzata. Sarà possibile infatti chiedere il transfer dall’aeroporto a pagamento (200 euro andata e ritorno – tenete conto che sono 60km a tratta su strade poco sicure in inverno), prenotare le escursioni (circa 100 euro a testa a escursione), noleggiare attrezzatura per praticare sport in maniera autonoma (circa 10 euro a testa al giorno).
- COME VESTIRSI IN LAPPONIA. Suggerisco di coprirsi bene e vestirsi a strati per essere pronti al freddo degli ambienti esterni e al caldo di quelli interni. Calzamaglia di lana e calzettoni, maglietta della salute, un lupetto di cotone, un pile (o due di sera) e tuta da neve o similari. Scarponi caldi con suola antiscivolo (il ghiaccio è pericoloso e ne so qualcosa), cappello, guanti e sciarpa o copricollo. Tenete conto che quando acquistate le escursioni, vi sarà data in dotazione la tuta termica con gli scarponi e vi sarà lasciata per tutto il soggiorno; se date un’occhiata alle mie foto potete vedere il tutone termico nero!
- MANGIARE. Approfittate della cucina dell’Hotel Korpikartano, assaggiate le zuppe di pesce e di funghi, lo spezzatino, il salmone e tutti i dolcetti! E’ davvero tutto fresco e delizioso. Se volete viene organizzata anche una serata Lappone nella casetta in legno all’esterno dove viene servita la cena tipica attorno al fuoco.
Se invece siete più comodi e volete affidarvi ad un tour operator serio e soprattutto genuino, mi sento eccezionalmente di consigliarvi BlueBerry Travel. Roberta e Stefano sono persone semplici e preparate e sono certa che sapranno coinvolgervi e organizzare un viaggio indimenticabile per voi!